Se il momento della pappa è, giorno dopo giorno, un’eterna lotta con tuo figlio, ecco una serie di consigli presi direttamente dal libro dell’alimentazione infantile: “Mio figlio non mi mangia”, del pediatra spagnolo Carlos González:
- Non costringerlo a mangiare: non devi insistere a tutti i costi perché il cibo venga ingoiato. Forse più tardi ne vorrà un po’ di più. E ricorda che forzare è violenza! Immagina se qualcuno lo facesse con te.
- Adegua le quantità di cibo: non si può dare la stessa porzione a un bambino di cinque anni che a uno di dodici, poiché le loro esigenze sono diverse. È meglio mettere poca quantità e se finisce tutto, chiedere se ne vuole di più.
- Dimentica i dolcetti: i bambini (e anche noi adulti) non hanno bisogno di aggiungere lo zucchero. Lo zucchero di cui ha bisogno il suo corpo lo prende già dal cibo, come i carboidrati o la frutta.
- Non ricattarlo: “Se mangi tutto ti do un gelato” oppure “Se non mangi oggi non andiamo al parco” sono frasi molto comuni ma altrettanto dannose per i bambini. Non possiamo usare il cibo come ricatto emotivo perché mangeranno per obbligo e non avranno un rapporto salutare con il cibo.
- Lascialo mangiare da solo: anche se non pratichi l’autosvezzamento, non dirgli comunque ‘no’ se vuole prendere lui stesso il cucchiaio. Anche se ci vorrà più tempo, è meglio dare loro questa indipendenza.
- Sii creativa: le verdure, il pesce o i legumi sono solitamente alimenti che non attraggono molto i bambini. Non succede nulla, basta che glielo presenti in modi diversi (in cottura e presentazione) perché finiscano per apprezzarlo.
- Rimuovi ogni distrazione dalla sua vista: in modo che possa concentrarsi esclusivamente sul cibo. Mangiate tutti insieme ogni volta che sia possibile e non usare mai il cellulare o la TV per distrarlo.
Se tuo figlio si rifiuta di mangiare tutte le pappe che prepari forse puoi provare con l’autosvezzamento. Ricorda di farlo sempre in modo sicuro e informati su come tagliare e offrire il cibo a seconda dell’età del tuo piccolo.